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Un Consiglio per le PMI: “Non mangiate quel marshmellow”

Ascoltando una conferenza TED ci siamo imbattuti su un esperimento di psicologia comportamentale che per certi versi ci ha lasciato perplessi ma che potrebbe essere molto utile per capire il comportamento che molte piccole e medie aziende italiane hanno tenuto negli ultimi anni. E’ noto tra gli psicologi comportamentali come l’esperimento dei “marshmellow”.

Nel 1972 il prof. Walter Mischel della Stanford University di Boston radunò in una stanza alcuni bambini tra i 4 e i 6 anni di una scuola vicina. Diede a ciascuno di loro un “marshmellow” dicendo che lui sarebbe uscito per circa 15 minuti e che loro erano liberi di mangiare o meno il dolce ma che se fossero stati capaci di resistere senza mangiarlo fino al suo ritorno avrebbero avuto un altro dolcetto. Va sottolineato che non c’era nessuna costrizione: loro potevano mangiarli subito o aspettare a farlo per ricevere il secondo in premio; la scelta era libera e solo loro.

La storia dice che 66% dei bambini decisero di mangiarli subito mentre un bambino su tre aspettò (e con non poche difficoltà) il suo rientro.
Passati un quindicina di anni il professore ed il suo gruppo di ricerca ricontattò i bambini che ormai erano alla soglia dell’università e scoprirono che tutti (la ricerca dice il 100% !!!) quelli che erano riusciti a resistere all’idea di mangiare il marshmellow avevano avuto “successo” nella vita ed ottenuto bei voti. Erano in generale contenti della loro situazione e la gran parte aveva ottimi progetti per il futuro. Così non si poteva dire per l’altro 66% dei bambini.
Riverifico la situazione quando i bambini di un tempo furono alla soglia dei 35-40 anni e riconfermò esattamente i risultati ottenutiti nel primo controllo, ma non solo l’esperimento fu esteso a più riprese a circa 600 bambini di tutte le estrazioni ed etnie sempre con gli stessi risultati.

Ciò tende a dimostrare come l’autodisciplina e la capacità di posporre le gratificazioni siano uno dei fattori fondamentali per il successo personale. Studi ed approfondimenti dimostrarono come questi valori dipendano e siano molto favoriti dal vivere e crescere in un ambiente stabile ed affidabile che migliora la capacità di scegliere in modo razionale e di credere fermamente che l’attesa possa essere più conveniente che soddisfare immediatamente un impulso.
Tutto ciò sa tanto di buon senso e ricorda quello che le nostre famiglie ci hanno da sempre insegnato.

Noi ci interessiamo di aziende e non di psicologia, ma ci siamo chiesti se queste argomentazioni possano aiutare anche a spigare il comportamento di molte PMI italiane (dove azienda ed individuo quasi sempre coincidono nella figura del titolare) in questi ultimi anni.
Infatti, in un mercato e un contesto di scarsa chiarezza come quello italiano alcune aziende stanno cambiando strategia preferendo raggiungere risultati limitati ma a breve che successi stabili nel medio e lungo periodo.
In condizioni di scarsa stabilità e affidabilità delle regole e delle infrastrutture (intese in senso lato) in cui un business opera questa sembra essere la soluzione più ragionevole anche se ciò significa abbandonare strategie organiche a garanzia del medio e lungo periodo.

Dimenticavamo una aspetto per lo meno curioso: “Una bambina dello studio aveva mangiato solo l’interno del marshmellow per far intendere che aveva resistito alla tentazione ed averne così due” ….
Beh anche rispetto a questo punto il comportamento una certa imprenditoria italiana degli ultimi decenni la dice lunga.

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