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Opportunità, Rischi ed Errori

 

Le motivazioni che spingono le imprese ad esplorare nuovi mercati e a sviluppare nuovi scenari produttivi sono svariate:

2.2.1 Oportunità

  • aumentare i ricavi e i volumi di vendita,
  • abbattere i costi e saturare la propria capacità produttiva,
  • diversificare rischi rispetto alla domanda domestica,
  • creare partnership con aziende estere,
  • differenziare e diversificare il rischio paese in cui l’azienda opera,
  • ottenere vantaggi fiscali grazie a legislazioni più favorevoli di alcuni paesi,
  • innovare la propria realtà accendendo a know-how, tecnologie e metodiche di altri paesi e culture
  • …….  e molte altre si potrebbero aggiungere .

Ma quali che siano le attese, è fondamentale che venga assicurata la massima coerenza tra le modalità e gli approcci con cui si va all’estero e quelli già consolidati sul mercato domestico ciò per garantire l’uniformità della cultura e capacità gestionale vigente.

2.2.2 Rischio mondoInfatti, nella realtà italiana, troppo spesso scelte fondamentali come il paese e il mercato target, l’approccio all’entrata, l’entità e la reversibilità dell’impegno economico vengono decisi sulla base di contatti personali e occasionali a fiere o ancora più semplicemente imitando i concorrenti o il “best performer”. Ciò, ad esempio, porta a tempi di implementazione troppo lunghi e inadeguati alle dinamiche richieste dai mercati stessi.

Questo tipo di approccio, senza l’utilizzo di adeguati metodi, porta a situazioni  ad alto rischio relativamente al:

  • raggiungimento degli obiettivi economici voluti in quanto porta ad operare in paesi privi di reali prospettive o con flussi esportativi a breve termine trascurando realtà potenzialmente molto più interessanti unicamente perché non si sono manifestati contatti diretti,
  • stabilità, affidabilità e adeguatezza del paese o dell’area geografica target,
  • capacità di governare la complessità del processo di espansione all’estero a causa della scarsa competenza delle risorse e delle strutture interne,
  • generazione di costi imprevisti, spesso significativi.

I limiti e gli errori che più spesso abbiamo riscontrato nelle realtà imprenditoriali italiane e soprattutto delle PMI sono:

  1. Avviare le attività senza una adeguata preparazione sottovalutando aspetti come la competenza specifica in ambito internazionale, i limiti delle proprie risorse e dell’approccio manageriale,2.2.3 Errori mondo
  2. Trascurare la realizzazione di studi di fattibilità ignorando che tentativi ed errori generano immancabilmente costi elevati
  3. Non dotarsi di un approccio specifico ritenendo che sia sufficiente comportarsi nel paese target come in Italia senza un adeguato presidio dedicato.
  4. Credere che la propria competitività possa basarsi solo sul livello tecnologico e qualitativo del prodotto senza una adeguata riflessione rispetto agli standard e alle normative richieste dal paese ospitante.
  5. Trascurare le attività di post internazionalizzazione.
  6. Pensare che l’affidabilità creditizia che si ha nel paese di origine sia fruibile anche all’estero.